Materiali biodegradabili
Riduzione di peso dei componenti plastici, chiusure “tethered” per contenere la potenziale dispersione di plastica nell’ambiente.
Materiali biodegradabili, riduzione di peso dei componenti plastici, chiusure “tethered” per contenere la potenziale dispersione di plastica nell’ambiente.
Gefit sta cercando di fare la sua parte in un momento cruciale per il settore, con un grande lavoro di supporto per tutte le aziende trasformatrici in questa fase che porterà ad un inevitabile mutamento del mercato.
Come sempre l’azienda alessandrina è vicina ai suoi clienti ed è in grado di fornire pacchetti chiavi in mano, grazie ad un’ampia gamma di competenze tecniche specifiche nella progettazione e costruzione di stampi, macchine di assemblaggio e celle di visione per controllo qualità. Gefit assiste i suoi partner fin dalla fase di messa a punto del componente, con un chiaro ed unico obiettivo: ottimizzare e rendere il ciclo di stampaggio il più possibile fluido e lineare.
La nuova frontiera, tuttavia, è rappresentata da materiali alternativi e bioplastiche, per rendere i componenti più compatibili con l’ambiente e, al contempo, ridare slancio al settore. Il futuro, dunque, è a un passo, ma l’introduzione delle nuove resine nei processi produttivi procede di pari passo con la necessità di approfondire gli studi anche nell’ambito della progettazione di stampi ad iniezione.
Per questo motivo Gefit lavora ormai da tempo per ricercare e testare acciai sempre più performanti e trattamenti termici e superficiali idonei a consentire l’utilizzo delle nuove plastiche di derivazione alternativa rispetto ai polimeri tradizionali. L’attività è già a buon punto ed ora si vedono i primi, importanti risultati.
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